venerdì 27 agosto 2010

Il miracolo eucaristico di Lanciano

Ho appena finito di leggere "Indagine su Gesù", di Antonio Socci, e tra le tante, interessanti cose che ha scritto, c'era anche del miracolo eucaristico di Lanciano. Ammetto la mia ignoranza in proposito, nel senso che non ne avevo mai sentito parlare. E' stupenfacente quello che ho letto sul libro, e così sono andata anche su internet in vari siti (propongo qui il seguente):

http://www.floscarmeli.org/modules.php?name=News&file=article&sid=392

Perché mi ha tanto colpito? Beh innanzitutto credo che questa cosa colpisca tutti, in base anche alle analisi che sono state fatte nel 1970, secoli dopo. E poi... io amo il Sacro Cuore di Gesù, ed effettivamente non ci avevo mai pensato... mi spiego: credo che il Signore sia presente nell'Ostia consacrata, ma non avevo mai pensato che potesse essere il Suo Cuore la carne che ci dona! E' stata una specie di rivelazione, ora desidero nutrirmi di Lui ancora di più! Ti adoro mio Signore!

I nostri letti comodi...

Il Signore ha un modo indescrivibile di dire le cose, sia parole di consolazione, sia parole di esortazione e rimprovero. E' una cosa inspiegabile, ma senti l'Amore che pervade ogni parola, e anche quelle che ti tagliano il cuore contengono dentro sé il balsamo guaritore.
L'altra sera, alla preghiera, è arrivata una parola profetica.
Il Signore ci esorta a stare lieti in Lui, ma soprattutto ci ha fatto capire che guardiamo sempre su noi stessi senza vedere le grandi benedizioni che abbiamo. Credo di essermi sentita morire quando ho sentito il Signore dire che noi abbiamo ogni comodità, come la possibilità di dormire in letti comodi...
Signore ti chiedo perdono perché vedo sempre ME. Sono profondamente egoista! Mi metto sempre al centro dei miei pensieri in tutto, e non vedo gli altri, ma soprattutto non vedo Te! E' la cosa più assurda, perché in realtà Signore non posso più vivere senza di Te, ora che ti ho trovato, anzi, ora che Tu mi hai trovato, eppure finisco per non "ricaricarmi" del tuo amore, per darlo agli altri!

Io ti offro

Quello che sono, quello che ho
io lo depongo ai tuoi piedi, Signor.
Ogni mio errore io lascio a Te;
le gioie, i dolori io dono a Te.

Io ti offro me stesso e Tu,
Dio della vita mia,
cambia questo cuore.
Io ti offro i miei giorni e Tu,
Fonte di Santità,
ne farai una lode a Te
nell'offerta di Gesù.

Quello che fui, che mai sarò,
ogni mio sogno e progetto, Signor,
tutto in Te io riporrò
e un nuovo cammino con te scoprirò.

Io ti offro me stesso e Tu,
Dio della vita mia,
cambia questo cuore.
Io ti offro i miei giorni e Tu,
Fonte di Santità,
ne farai una lode a Te
nell'offerta di Gesù.

Cosa Ti diamo che non sia Tuo dono?
E cosa abbiamo che non sia già Tuo?
Ogni creatura vivendo canti le Tue meraviglie, o Signor.

Io ti offro me stesso e Tu,
Dio della vita mia,
cambia questo cuore.
Io ti offro i miei giorni e Tu,
Fonte di Santità,
ne farai una lode a Te
nell'offerta di Gesù. (x2)

Offro la mia vita a Te.

mercoledì 25 agosto 2010

Quando la mente è un idolo da abbattere

Spesso le cose più semplici sono quelle più complicate ai nostri occhi, o quelle che abbiamo sempre remora a fare. Quando il Signore ci parla tramite frasi bellissime come "Guardate a Lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti", non abbiamo altra scelta che ascoltare, far penetrare quelle parole nel cuore...
Così semplici, ma così dirette, la famosa "spada a doppio taglio" che penetra nell'anima.
Quante volte Signore Gesù non guardo a Te? Quante volte non rifletto la Tua bellezza e il Tuo amore perché non ti guardo? Succede che guardo me stessa egoisticamente e quindi non posso che riflettere la miseria che ho in me.

Mi sono scritta una frase sull'agenda e la leggo ogni giorno, è da Proverbi 3,5-6:
"Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intellgenza.
In tutti i tuoi passi pensa a Lui
ed Egli appianerà i tuoi sentieri
".

Nel mio cuore ho sentito un tonfo, come sempre mi accade quando la Parola prende vita in me. Per tutta la mia vita mi sono giudicata brava e affidabile solo per quello che potevo fare nello studio e nel lavoro. Ho sempre pensato che tutti i miei successi mentali dipendessero da me e che il Signore vegliava su di me, ma in realtà facevo quello che il Signore dice di non fare: NON appoggiarti sulla tua intelligenza!
Nella mia vita la mia mente è stata fortemente coltivata e stimolata a essere considerata eccezionale; questo mi sta producendo grande sofferenza ora, perché sono in una situazione in cui non amo quello che faccio lavorativamente, eppure non ho scelta, eppure ho studiato anche sodo per quello, senza rendermi conto di cosa volesse dire nell'ambito applicativo. Il problema non è tanto questo, ma il fatto che difronte al Signore tutto questo non conta. Voglio dire, con questo ho capito che un giorno non avrà molto senso presentare al Signore i miei voti o i miei successi, perché questo è pula al vento. Mi sono trovata a mettere sull'altare quello su cui avevo basato la mia vita, quello per cui mi stimavo. E l'ho fatto perché è la realtà, perchè anche quello mi ha legata. Ho pensato di valere qualcosa per quei voti, per la mia cultura o la mia intelligenza. E invece questo non vale per il Signore. Se io facessi l'ultimo dei lavori o se fossi presidente, non farebbe differenza per Lui, se sono orgogliosa ed egoista dentro.
Io valgo solo perché il Signore mi ha creata a mi ha amato e mi ama.

La promessa di Proverbi 3,6, è immensa: basta pensare a Lui e Lui appianerà i nostri sentieri. Il problema è: quante volte Signore ti affido veramente la mia vita senza riprendermela indietro?