Spesso le cose più semplici sono quelle più complicate ai nostri occhi, o quelle che abbiamo sempre remora a fare. Quando il Signore ci parla tramite frasi bellissime come "Guardate a Lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti", non abbiamo altra scelta che ascoltare, far penetrare quelle parole nel cuore...
Così semplici, ma così dirette, la famosa "spada a doppio taglio" che penetra nell'anima.
Quante volte Signore Gesù non guardo a Te? Quante volte non rifletto la Tua bellezza e il Tuo amore perché non ti guardo? Succede che guardo me stessa egoisticamente e quindi non posso che riflettere la miseria che ho in me.
Mi sono scritta una frase sull'agenda e la leggo ogni giorno, è da Proverbi 3,5-6:
"Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intellgenza.
In tutti i tuoi passi pensa a Lui
ed Egli appianerà i tuoi sentieri".
Nel mio cuore ho sentito un tonfo, come sempre mi accade quando la Parola prende vita in me. Per tutta la mia vita mi sono giudicata brava e affidabile solo per quello che potevo fare nello studio e nel lavoro. Ho sempre pensato che tutti i miei successi mentali dipendessero da me e che il Signore vegliava su di me, ma in realtà facevo quello che il Signore dice di non fare: NON appoggiarti sulla tua intelligenza!
Nella mia vita la mia mente è stata fortemente coltivata e stimolata a essere considerata eccezionale; questo mi sta producendo grande sofferenza ora, perché sono in una situazione in cui non amo quello che faccio lavorativamente, eppure non ho scelta, eppure ho studiato anche sodo per quello, senza rendermi conto di cosa volesse dire nell'ambito applicativo. Il problema non è tanto questo, ma il fatto che difronte al Signore tutto questo non conta. Voglio dire, con questo ho capito che un giorno non avrà molto senso presentare al Signore i miei voti o i miei successi, perché questo è pula al vento. Mi sono trovata a mettere sull'altare quello su cui avevo basato la mia vita, quello per cui mi stimavo. E l'ho fatto perché è la realtà, perchè anche quello mi ha legata. Ho pensato di valere qualcosa per quei voti, per la mia cultura o la mia intelligenza. E invece questo non vale per il Signore. Se io facessi l'ultimo dei lavori o se fossi presidente, non farebbe differenza per Lui, se sono orgogliosa ed egoista dentro.
Io valgo solo perché il Signore mi ha creata a mi ha amato e mi ama.
La promessa di Proverbi 3,6, è immensa: basta pensare a Lui e Lui appianerà i nostri sentieri. Il problema è: quante volte Signore ti affido veramente la mia vita senza riprendermela indietro?
mercoledì 25 agosto 2010
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