Di recente il mio Signore mi ha istruito su delle cose del mio passato che io avevo quasi rimosso, avendole sepolte sotto il Suo Santissimo Sangue. E in effetti, il richiamare queste cose non mi ha provocato dolore, solo sorpresa per aver tralasciato una cosa così grossa e palese.
Ma il Signore è veramente buono con noi, sempre. Ci guarisce piano piano, ci fa vedere le cose piano piano, quando siamo pronti, altrimenti non reggeremo l'urto di certe cose...
Il Signore ha scelto una sorella del gruppo di preghiera per rivelarmi questa cosa. Mentre pregava, ha avuto delle visioni indirizzate a molti di noi, e il Signore le ha dato dei passi di conferma. Per quanto mi riguarda, ha visto il mio cuore, con una cicatrice che veniva risanata da un fascio di luce, e dopo questo, appariva la faccia di mio marito. Il passo era Geremia 30.
E' molto lungo e bello, l'ho letto e riletto pregando tante volte, e c'è una cosa che subito mi è venuta in mente, e a cui quasi non avevo dato peso all'inizio, leggendo i versetti:
6 Informatevi e osservate se un maschio può partorire.
Perché mai vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perché ogni faccia è stravolta,
impallidita? Ohimé!
7 Perché grande è quel giorno,
non ce n'è uno simile!
Esso sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
tuttavia egli ne uscirà salvato.
Ho ricordato come, durante il mio periodo buio, avessi tante volte desiderato essere un maschio. Non nel senso di gusti sessuali, ma di fatto, volevo fare a pezzi la mia femminilità, mentre il demone dell'anoressia mi consumava e portava via da me ogni forma del mio essere donna.
Facevo flessioni, mi vestivo molto mascolinamente, io stessa avevo scritto qualcosa nelle mie memorie, ormai distrutte. Mi si è aperto un mondo. Questo era un ostacolo per la mia maternità! Se avevo rifiutato di essere quello che ero, avevo criticato Dio perché mi aveva fatta così. Ecco che ritornava il salmo 139:
"Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno."
Il Signore ha voluto me e chiunque sulla terra, e ci ha pensati prima che esistessimo! Il Signore mi ha pensato donna, e io ora lo posso lodare perché mi ha fatto così, perché mi farà provare la gioia di essere mamma!
Ecco perché un maschio non può partorire! Quando ne ho parlato con la mia sorella nello Spirito, lei stessa è rimasta impressionata e mi ha detto: "per me quel versetto non significava nulla, ora capisco!" e mi ha consigliato di rimuovere questo ostacolo chiedendo perdono al Signore. Lei pensa che questo sicuramente ha contribuito a frenare la mia maternità.
In tutto il passo di Geremia 30 ho rivisto la mia vita nel periodo buio: ferite sanguinanti dell'anima, anoressia, peccati su peccati, maledizioni che mi sono tirata da sola.
15 Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati,
io ti ho fatto questi mali.
Ma la soluzione è proprio nel passo:
10 Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo.
Oracolo del Signore.
Non abbatterti, Israele,
poiché io libererò te dal paese lontano,
la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà la pace,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà.
La visione c'è tutta nel passo e nella mia vita. In effetti il mio cuore non è più con la ferita aperta, ma c'era una cicatrice, e ora anche quella è stata sanata dal Signore; e tutto è cambiato con mio marito, mirabile dono di Dio. Leggere del mio passato buio non ha provocato in me dolore, oggi, perché è qualcosa di superato, come ho scritto in "Storia di una conversione". E' stato un rendersi conto di cose che io avevo sepolto sotto il Sangue di Gesù, ma per le quali ancora non avevo chiesto perdono. E il non perdono è sempre un ostacolo!
17 Farò infatti cicatrizzare la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe.
Parola del Signore.
Poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella di cui nessuno si cura»,
18 così dice il Signore:
«Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto.
Le dimore, le tende, sono simbolo del corpo. Il Signore infatti mi ha salvato anche fisicamente dalla distruzione e posso rendere testimonianza che sono sana e che l'anoressia non ha lasciato tracce. La Gloria a Te mio Signore e mio Dio!!!
Ho sentito poi la grande tenerezza del Signore nei versetti:
"7 Perché grande è quel giorno,
non ce n'è uno simile!
Esso sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
tuttavia egli ne uscirà salvato.
8 In quel giorno - parola del Signore degli eserciti - romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue catene; non saranno più schiavi di stranieri. 9 Essi serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io susciterò loro."
E...ho visto mio marito, e il riferimento alla sua faccia nella visione, poiché è il capo della nostra famiglia, e che veramente mi è stato donato dal Signore!
Concludo questo post con il versetto di Geremia 30,22. Quello che veramente voglio nella mia vita.
"Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio."
venerdì 1 ottobre 2010
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