lunedì 28 giugno 2010

Dio aprirà una via

Dio aprirà una via dove sembra non ci sia.
Come opera non so, ma una nuova via vedrò.

Dio mi guiderà,
mi terrà vicino a se.
Per ogni giorno amore e forza Lui mi donerà,
una via aprirà.

Traccerà una strada nel deserto
fiumi d'acqua viva io vedrò.
Se tutto passerà
la Sua parola resterà.
Una cosa nuova Lui farà.

sabato 26 giugno 2010

In Gesù ho vinto l'anoressia

Il passo più duro e al tempo stesso più bello della mia conversione è avvenuto con la mia completa guarigione mentale e fisica. Rendo grazie e lode a Dio perché mi ha guarito dall'anoressia. Questo passo serve a capire perché dedico una sezione del blog alle ricette... perché anche a tavola sono rinata! Negli anni bui della mia esistenza, quando non mi sentivo nemmeno consapevole della mia situazione di rischio e di schiavitù, scrivevo una specie di diario. Ma quanto era diverso da quello che scrivo ora!
Eppure, a distanza di anni, con la luce di Dio che mi illumina, vedo che non sono mai stata lasciata sola, che barlumi di salvezza erano con me grazie alla fede, una fede incoerente, marginale, d'abitudine, ma pur sempre fede. Ora non posso fare altro che chiedere perdono a Dio, per aver rifiutato la vita e la salute, e posso solo ringraziarLo per non avermi lasciato andare!!
Ho riletto quel diario da anoressica, e, rileggendo quelle cose, ho capito che ci sono delle parti che DOVEVO cancellare, perché sono una cosa che mi lega indietro e invece io SONO LIBERA GRAZIE A TE GESU’!! Così ho sacrificato sull'altare le mie memorie e ho tenuto solo delle piccole parti. E' come se non le avessi scritte io: è come se guardassi il ricordo di una cara e fragile amica. E' il Signore che mi ha guarito e mi ha resa nuova, nella mente e nel corpo. Ringrazio Gesù anche per avermi dato la possibilità e il coraggio di parlare di questo buio con mio marito, che è un dono immenso che mi hai dato. Ora anche lui sa di questo e ti prego perché Ti lodi anche a nome mio x avermi e averci salvato.

Non voglio assolutamente rinvangare il mio passato, ci sono cose che ricordo ma è strano, non le sento mie. E' il Signore che fa così. Non ne toglie il ricordo, perché così potremo testimoniare la nostra salvezza ad altri, ma trasforma il ricordo in modo che non faccia più male. Lui ha vinto il dolore. E' strano, ma forse le cose più belle su Gesù, le ho scritte in quei momenti. Ti lodo e Ti benedico mio Signore!

“Il faro c’è.
Io l’ho trovato.
È difficile seguirlo…ma è così dolce sapere che è l’unica cosa che, nella vita, non ti tradirà mai, che sarà sempre al tuo fianco, e che ti può salvare…
Quel faro è DIO.”

“Non scrivo a caso parlando di Dio, ed Egli è veramente l’ unico punto fermo in questa mia vita così da funambolo su una baratro. Parlare di Lui è come cullarmi in un dolce ricordo d’infanzia: racconti di qualcosa di certo, perché l’hai vissuto, qualcosa che ti è caro e ti stringe il cuore per il coinvolgimento che determina in te; al tempo stesso…è un po’ nebuloso perché si tratta della tua infanzia. Bene, Dio è così. Almeno, la sensazione che ne ho io!”

“Siccome sono uguali e distinti, mi piacerebbe focalizzarmi su Gesù, che tanto è Dio, ma ha quei connotati da Uomo che a me piacciono tanto, perché lo rendono concreto, a dispetto di chi dice che Dio è “lassù, non si sa bene dove”, “ma se si manifestasse lo riconoscerei meglio”. Se Dio si manifestasse, vuol dire che ci avrebbe reputato scemi. Continuamente Lui ti sussurra “sono qui, intorno a te, dentro te, con te. Tra gli esseri viventi ho scelto te per la tua intelligenza che Mi può intuire liberamente, che sa di poterMi trovare”. Cioè: Dio mi dà una possibilità!? Mi dice che ce la posso fare, che posso veramente conoscerlo?"

“Durante la giornata, nei momenti più diversi, pensare “Ciao Gesù, si, si, sono qui, scusami ma stavo prendendo appunti! Grazie di tutto” e via. Mentre sono lì che magari rido e scherzo: “Ti voglio bene Gesù, grazie”.”

“[…] e usare al meglio la mia intelligenza è ringraziare Dio che me l’ha data.”

“Certo, Dio è una scelta. Ma lo è veramente quando sai chi è, quando hai almeno una vaga idea di cosa ha detto e fatto: altrimenti non sei più libero di scegliere. Sei costretto a non crederci, perché non ti hanno dato un’occasione di farlo. E se quell’occasione ce l’hai avuta, se hai avuto la possibilità di conoscere i grandi gesti compiuti, o anche solo il piccolo esempio delle persone che ti circondano e che lo amano…Lo scegli. “

“A parte che Dio c’entra sempre, nella mia vita anzi voglio ed esigo che ci sia, e quando sono talmente stupida da offenderlo con i miei peccati lo imploro di perdonarmi e di venirmi a rafforzare mentre io non mi sento sufficientemente forte da farlo; e poi perché non voglio perdermi i segni che mi lascia e per me questo incontro (con l'amica che poi mi ha condotto al gruppo del Rinnovamento, n.d.r.)è stato un segno. Lui mi ascolta sempre, io ne sono sicura e stavolta mi sento così tranquilla che SONO STRASICURA che Lui mi ha mandato un messaggio, e non poteva usare miglior ambasciatrice della mia amica.”

“Guardavo poi l’altare e capivo Quale era l’unico uomo che mi avrebbe sempre amato e perdonato e che mi voleva bene così come ero perché Lui mi aveva voluto in questo modo.”

“ma Gesù mi dice che dove c’è uno che soffre c’è lui. Mi giro e vedo mia nonna; è anziana, non si ricorda le cose quotidiane che le devi ripetere 20 volte, si lamenta e ha paura di fare le cose più semplici, si cura degli altri con delle attenzioni eccessive che scocciano tutti. E poi vedo Gesù e mi salgono delle lacrime rapide agli occhi. Ho paura.”

“Dio è un amico. Ma di quelli veri. E gli amici, specialmente quelli che valgono, io li frequento; ci tengo ad avere un rapporto con loro, vivo momenti belli in loro compagnia, capita che li offendo, mi scuso, facciamo pace. Niente di anormale vero? Infatti l’amicizia con Dio è proprio così, normale. Solo che ti cambia la vita.”

“Sinceramente non volevo fare la trattatista teologica, non ne ho gli strumenti, ma pur nei miei infiniti errori volevo dare un sunto della mia scelta, del dono della Fede che Gesù mi ha dato, senza cui mi sentirei persa;”

“così sono sicura di portarmi dentro tutto l’amore del mondo perché se io amo, lo faccio con ogni parte di me; ma sento che sono assolutamente inadeguata al mondo.”

“L’unico che mi amerà…e anche di questo io posso solo averne l’umiltà, non certo la certezza…solo perché è Amore puro, e Misericordia…è Gesù. Fin da ora chiedo pietà per la mia anima in tormento, e di aumentare la mia fede per non lasciarmi condurre via…”

Rileggendo queste e tutte le cose che ho scritto, provo tenerezza e commozione. È come se sentissi parlare una mia vecchia amica, una persona a cui voglio bene ma che stento a riconoscere perché ORA siamo così diverse.
C’è una frase molto bella che avevo scritto, riguardo a come mi sentivo a un tratto: come un “non finito”, quelle sculture di Michelangelo e concludevo dicendo: chi mi tirerà fuori?
Ebbene, ora sono fuori. Ora ho la risposta! È Gesù che mi ha tirato fuori!!! Grazie Gesù, sia lode e gloria a te in eterno!!

Quiche alle zucchine

Non so voi, ma io adoro le zucchine, le mangerei sempre in ogni modo e non mi stancano mai! Questa è una ricetta leggera e molto buona per creare una torta salata o quiche che si adatta a varie tipologie di pasto: cena veloce in famiglia, cena-spizzico con amici e/o colleghi, cena con ospiti servita di accmpagnamento. Ho scritto "cena" ma ovviamente non ci sono limitazioni temporali: va bene anche a pranzo!!
Ingredienti:
1 confezione di pasta brisée tonda
200 gr. zucchine
200 gr. ricotta di pecora
2 uova
1/2 bicchiere di latte
30 gr. parmigiano
qualche foglia di basilico
Stendere la pasta brisée su una teglia abbastanza larga (almeno 26 cm diametro) e bucherellarla. Grattugiare le zucchine abbastanza finemente (non c'è bisogno di farle alla julienne...vanno bene anche un po' meno fini) e asciugarle bene con un canovaccio. Metterle in una ciotola e aggiungere tutti gli altri ingredienti mascoando. Infornare a 180° per 45 minuti.

giovedì 24 giugno 2010

La prova della fede

Il racconto non sarebbe completo senza accennare ad uno dei campi di battaglia (miei) e di lavoro (del Signore). A maggio 2009, dopo un anno di matrimonio e dopo varie difficoltà, arriva un messaggio profetico per me e mio marito, durante una riunione di preghiera: "Per ..... e ...... pregate per la benedizione di un figlio e della famiglia intera". E così, in accordo con la promessa di Gesù per cui se due o più di due sono riuniti nel Suo nome, Lui è là, e se questi si accordano a chiedere qualcosa nel Suo nome, verrà concesso, il nostro gruppo ha interceduto per noi, per un dono così grande come un figlio.
Ricordo bene quando al mio "addio al nubilato", con le mie amiche, alla loro domanda dissi che volevo i bambini subito. Ovviamente ancora il Signore non ci aveva chiamato e non ero ancora rinata dall'alto, per cui consideravo la cosa sul piano più naturale e più egoistico possibile: decido IO come e quando. Non mi sfiorava l'idea che i figli fossero un dono di Dio...cioè lo sapevo ma in teoria. In pratica, Lui stava lassù e io quaggiù, e quaggiù decido io...
Quando, un anno dopo, arrivò questo messaggio ero al colmo della mia gioia. Finalmente, dopo mesi di sofferenza per mio marito, dopo alcuni problemi, ero pronta. Subito mi disposi mentalmente, ma avrei imparato a costo di lacrime che i tempi sono del Signore. Certo che Lui ci donerà i figli, ma visto che Lo seguiamo e Gli abbiamo donato la nostra vita, dobbiamo fidarci di Lui, che pensa il bene per noi e per i nostri figli, e non ce li "invierebbe" sapendo che i tempi non sono quelli giusti..
In realtà, come spesso accade in questi casi (ed è verità biblica), appena c'è la promessa, ecco che la realtà sembra contraddire tutta la promessa, e tu ti chiedi: ma come? come è possibile? Come farà ad adempirsi la promessa? La storia di Abramo, il padre della fede, ne è l'esempio. Il Signore gli dice che la sua discendenza sarà come le stelle del cielo, e lui si trova vecchio. Deve aspettare anni e anni e poi quando Isacco nasce gli viene chieso di sacrificarlo. Questa storia me la sto tenendo davanti tutti questi mesi, perché è un grande insegnamento. Sta di fatto che, appena ricevuto il messaggio, io e mio marito, con analisi di routine, scopriamo di dover fare delle cure; ci ritroviamo nell'incertezza perché lui forse deve prendere delle medicine pesanti per i dolori...
Insomma, tutto al contrario!!! TI chiedi: ma perché???

E' proprio ai piedi della croce che ti vai a depositare...e lì, solo lì, capisci che ogni prova è una benedizione. Che il Signore ti prova "come l'oro è provato col fuoco", perché sei prezioso e ti vuol purificare. Lui è fedele, ma vuol vedere se anche tu lo sarai, se sarai in grado di fidarti di Lui malgrado tutto.
Cosa abbiamo fatto? Abbiamo offerto al Signore l'unica cosa che gli potevamo offrire: la nostra castità coniugale. Sembra un controsenso, ma non lo è in realtà. E senza di Lui non sarebbe stato possibile, è stata una grazia, che ci ha purificato dai nostri errori passati e ci ha fatto capire una cosa importantissima: che io e mio marito stiamo bene insieme e ci amiamo anche al di là del rapporto fisico.
Ma perché siamo arrivati a tanto? Perché abbiamo seguito la Parola. Perché se quello che è Parola di Dio vale sempre, e non dà deroghe su rapporti protetti, allora non non possiamo derogare solo per comodo.
Abbiamo pregato tanto su questo. Persone che ci hanno detto in confessione cose fuorvianti. E stato un momento in cui abbiamo scelto di fidarci di Dio e non dell'uomo, e non è stato semplice. Perché? Perché la porta stretta tante volte è molto ma molto stretta!!
Il Signore ci ha incoraggiato con:
Proverbi,da 13,10 a 15,30.
Versetti come “chi disprezza la parola si rovinerà, chi rispetta un comando ne avrà premio”. Pr 13,13
“la sapienza di una massaia costruisce la casa, la stoltezza la demolisce con le mani. Chi procede con rettitudine teme il Signore, chi si scosta dalle sue vie lo disprezza” Pr 14,1-2
“c’è una via che sembra diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte” Pr 14,12

"La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero,
chi odia la correzione morirà." Pr 15,9-10

Sono parole forti, ma la parola di Dio non si può edulcorare, anzi è giusto che compia il suo lavoro di separazione tra il bene e il male.
Ma il momento più bello è stato leggere 1 Timoteo 6, 11-16, la parte che mi ha riempito il cuore di consolazione:
“ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni. Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, che al tempo stabilito sarà a noi rivelata […]”.

L'amore incondizionato

La mia testimonianza non si esaurisce al racconto della mia conversione. Ogni giorno Gesù è con noi, è una Sua promessa: "io sono con voi ogni giorno, fino alla fine del mondo".
Ogni giorno il Signore cammina con noi e ci istruisce, ci sostiene, ci corregge, ci ama in parole povere! Così semplici e così giganti... per me è facile adesso dirlo, ma ci sono stati dei momenti in cui non è stato per niente facile. Eppure il salmo 33recita: "Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la Sua lode". In OGNI tempo. Anche quello in cui ci sentiamo inutili, sporchi, indegni di Lui. A prezzo di pianti e sofferenze lo sto imparando anche io ora. Non è facile anche se è semplice: il Signore non ci ama in base a quello che facciamo. Non ci ama di più se siamo buoni e di meno se siamo cattivi. Ci ama perché siamo noi. Così come siamo. Il Suo amore è costante, non è come l'amore umano, che spesso è soggetto a questo oscillare: ti amo se fai bene, non ti amo se fai male. Spesso, in tutta buona fede, anche i nostri genitori fanno questo errore...ma il loro amore, per quanto grande sia per i figli, è sempre un amore umano, imperfetto.
Isaia 49,15
"Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai."

Questa frase la sto capendo a poco a poco...ma sempre meglio. Questo è quello che dice il Signore, ma ci rendiamo conto? Lui ci assicura amore incondizionato anche se i nostri affetti di riferimento fanno acqua, mancano, ci feriscono. Possono mancare per scelta (se ci abbandonano) o per destino (se muoiono), possono mancare verso di noi perché a loro volta sono stati feriti...ci sono delle spirali di dolore che non possono che intricarsi se Gesù non le spezza. Grazie Signore per tutto ciò che sei e che fai per noi!

martedì 22 giugno 2010

Non tutto il male viene per nuocere

Sto recuperando i post vecchi..devo dire che alla fine sta venendo un'organizzazione migliore, ho diviso le etichette e ho aggiunto delle foto.. insomma, è proprio vero che non tutto il male viene per nuocere! Anche se quando ho cancellato tutto per sbaglio non ero proprio contenta...

Non sapevo come amarlo

Le canzoni che ho scritto (alla pagina "canzoni") riflettono il mio amore per Gesù.
E' anche successo che fossi gelosa di Gesù. Ovviamente si è trattato di un attacco del nemico, volto a farmi provare sentimenti di gelosia verso la mia cara sorella e amica che ci ha introdotti nel gruppo. Sentimenti assurdi!
Infatti tutto iniziò e si concluse in due giorni di tormento, in cui gridai al Signore e gli chiesi di togliermi queste cose che non erano mie e non volevo provare.
In un messaggio profetico del gruppo, il Signore diceva alla mia amica, tribolata da ogni parte, di confidare in Lui e le disse "ti fidanzo con Me".
La sera a casa ho letto e pianto, e il giorno dopo andando al lavoro da sola idem. Ho pianto e parlato a Gesù, chiedendo il suo perdono, e che la mia amica, ingnara di tutto, mi perdonasse a nome Suo. Che il Signore allontanasse da me quei sentimenti negativi, che non volevo. Come, ho così tanto pregato per la mia amica, perché fosse felice, le voglio così bene, e ne sono gelosa! E poi lei stessa aveva sempre detto che nella sua vita non si era mai sentita molto amata, mentre ora poteva sperimentare l’amore di Gesù, che è l’unico modo per riamare anche gli altri e diffondere il suo amore intorno. E io, che mi sono sempre sentita amata dalla mia famiglia e da tutti, ora ero possessiva e gelosa!! Ho pianto tanto. E alla fine, anche nel corso della mattina, pensavo a questo. Lo Spirito mi ha suggerito nel pensiero la figura di Giovanni (“il discepolo che Lui amava”, il preferito, quello che sta vicino al Cuore di Gesù). Nessuno degli apostoli era geloso di Giovanni. Ognuno di loro aveva un amore per lui e Gesù aveva un amore diverso per loro, perché ognuno di noi è unico. Pietro amava in modo irruento Gesù (come il suo carattere suggeriva) però ha anche tanto sbagliato, lo ha abbandonato. Però è a lui che Gesù ha dato le chiavi e la Chiesa. E poi Maddalena. Lei ha tanto peccato. E tanto amato. Mi è venuto in mente il musical “Jesus Christ superstar”, quando lei canta “I don’t know how to love him”, divisa come sembra tra l’amore terreno e spirituale.
E così io, che stavo amando Gesù come se fosse un uomo e basta, come se Lui nono fosse morto per tutti e per ciascuno, ma come se dovesse scegliere e amare solo me.
E allora, mentre lavoravo, ecco che alla radio passa la canzone che io avevo dedicato a Gesù tempo addietro come canzone d’amore solo per Lui: “Because you loved me”di Celine Dion. Ho come sentito che Gesù voleva farmi capire che apprezzava questo segno del mio amore, che apprezzava il mio amore e che mi ama, anche se sono così, perché sono così, perché Lui mi ha fatto così. Ed ecco che la tenerezza mi ha invaso e per quel giorno, a casa poi, l’ho ricantata a Gesù, mio Amore!
La sera, vado a girare il mio calendario commentato giorno per giorno con delle frasi su Dio, e proprio il primo messaggio che vedo, del 14 aprile, è: “Dio non ci illumina con il suo amore affinché lo prendiamo e lo teniamo solo per noi, ma perché, come specchi al sole, lo riflettiamo sugli altri.”

I bambini mai nati

Nel pregare per noi due e la nostra famiglia, Gesù ci ha anche assistito affinché pregassimo per tutti, ma proprio per tutti i membri della nostra famiglia, perlomeno dei parenti più stretti, quelli per i quali possiamo ricostruire una storia.
È stato una sera, in cui io e mio marito abbiamo pregato per le nostre famiglie di origine e in cui abbiamo affidato a Dio anche le anime di quei membri della famiglia che sapevamo non avevano mai visto la luce, cioè gli aborti di cui sapevamo l’esistenza. Così, io ho pregato per i due gemelli abortiti spontaneamente dalla mia nonna, e li abbiamo chiamati Pietro e Paolo; abbiamo poi pregato per il primo fratello di mio marito, e lo abbiamo chiamato Giovanni.
Si tratta di creature che non hanno mai visto la luce, ma fortunatamente si tratta di bambini abortiti spontaneamente e non volontariamente. Dico fortunatamente, perché non sono stati assassinati..e la tragedia dell'aborto volontario non c'è stata, almeno per quanto sappiamo, nelle nostre famiglie. Comunque è sempre una tragedia, e spesso si tratta di radici malate dell'albero genealogico, per cui va pregato. (vedere il libro di Kenneth McAll, "La guarigione dell'albero genealogico").
Quella notte, in sogno, vedo mio padre che mi dice che c’è anche una bambina per cui pregare, e che si chiama Irene.
Decido di indagare, perché mi sembrava strano che, per tutta la vita, la mia mamma non mi avesse parlato di altri casi di aborto, in fondo dei due zii gemelli mi aveva sempre parlato in tutta tranquillità. Così alla fine, parlando con lei, scopro che la mia nonna materna aveva abortito spontaneamente anche un’altra volta, prima di avere la mia mamma, e di cui mai mi era stato detto. Chissà perché. Ma Gesù ha provveduto subito, quando era il momento opportuno, come fa sempre Lui del resto.
E così, la sera, io e mio marito abbiamo pregato anche per Irene.

Questa bellissima foto è di una statua del parco Vigeland, Oslo.

Inizia il combattimento

Primo venerdi di marzo, quaresima 2009. Inizio i primi 9 venerdi del mese andando al duomo per la messa. Succedeva che, pur essendomi confessata, ogni qual volta pregavo lo Spirito Santo, sentivo pensieri brutti, cioè mi veniva da pensare quasi fissamente a cose inappropriate alla preghiera; mi confesso dunque e sono pronta per la messa. La meravigliosa sensazione di pace non c’era, quella che affiora dopo il perdono di Gesù. Proseguono questi pensieri molesti. Inizia la messa e, ad un tratto, proprio mentre i pensieri non mi fanno quasi concentrare sulle parole, mentre il prete parla al microfono, sento una voce che parla nel microfono, diversa da quella del prete, che quasi si sovrappone, e dice solo: “Basta!”
Ecco, da quell’istante, una frazione di secondo, come quando si ode qualcosa e non ne si è sicuri, da quel preciso momento i pensieri non c’erano più.
Il giorno dopo, mio marito, leggendo “a caso” nel libro di padre Livio "L'ora di satana", legge che il diavolo talvolta si insinua nei pensieri delle persone, quando fanno la comunione o ascoltano la Parola, anche se queste persone sono in grazia e loro si ritengono responsabili di certi pensieri, ma è opera sua in realtà!
Come quella notte, due settimane prima del battesimo nello Spirito (la mia conversione), in cui venni letteralmente svegliata perché tirata da un braccio mentre sono nel letto. E “sogno” che è un diavolo. O come quando Davide, leggendo la Parola, sente un soffio gelido in faccia.

Ma Gesù ha vinto satana e nel santissimo nome di Gesù noi abbiamo ricevuto il potere di allontanare da noi il demonio. Nel nome di Gesù “ogni ginocchio si pieghi, in cielo, in terra e sotto terra”. Quindi, nel nome santissimo di Gesù e per il Suo santissimo e purissimo Sangue, che il demonio fugga lontano e sia incatenato!!

Il mirino si sposta

I dolori di mio marito sono stati e sono ancora un banco di prova. Dio corregge chi ama, come un padre corregge i figli. E Dio non vuole il male, ma lo permette allorquando, nei Suoi immensi disegni di salvezza, sa che da ciò ne deriverà un bene più grande! Del resto il male di mio marito ancora oggi non ha un nome dopo 2 anni, ma questa cosa non mi importa più. Cioè, non ho smesso di partecipare al dolore di mio marito, e di volere con tutta me stessa la sua guarigione ovviamente, ma il “mirino” si è spostato. Ora il protagonista non è il dolore. Ora l’unico protagonista è Gesù. Noi gli abbiamo affidato nelle Sue mani tutta questa situazione, e Lui la sta risolvendo nel Suo modo, cioè da Dio!
L’unico ostacolo siamo noi purtroppo, con la nostra “dura cervice” e la nostra incredulità. Ma Signore, allontana da noi ogni dubbio. Fa che noi non viviamo, ma Tu vivi in noi. Fai morire l’uomo e la donna vecchi e donaci un cuore nuovo.
Quasi improvvisamente vedi le cose in un modo diverso e soprattutto, quando scende lo Spirito Santo, fa vedere il bene e il male. Lui è la luce e porta alla luce vivida tutto, quindi non esistono più sfumature: o è bene, e allora rifulge, o è male, e allora emerge la sua bruttezza in modo inequivocabile…
Giovanni 16, 8-13
"E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future."

Ci siamo scoperti a fare cose che ora sono normalissime, ma che non avevamo mai fatto prima d’ora, tipo la preghiera a tavola, le catechesi di radio Maria… la preghiera diventa necessaria come l’aria e la Parola di Dio non può mancare, perché è il vero pane che dà vita e sostentamento.

Il peso che non dovevamo portare

Non voglio stare a dire tanto di queste cose spiacevoli, ma dirò solo che tanti anni addietro questa maga dette a mia suocera un amuleto, che lei poi ha dato a mio marito, ancora bambino. Mio marito non dava importanza a questo oggetto, ma di fatto lo aveva sempre dietro, e lo aveva portato anche nella nostra casa. Io credo che questo spieghi la sensazione di angoscia che avevo a volte... cioè, quando da poco stavamo frequantando il gruppo di preghiera, e ancora questa cosa non era venuta fuori, io sentivo proprio una sensazione di angoscia e cacciavo nel nome di Gesù ogni demone. Ma la cosa andava rimossa più a fondo e quando è stato il momento, il Signore ha provveduto. Appena compreso che stavamo portando un peso che non dovevamo portare, andiamo a buttare quell’amuleto nel fiume (infatti o si bruciano o si buttano nei fiumi) e ci sentiamo uniti e liberi, perché Gesù cammina con noi.

Siamo noi che ti abbiamo chiamato Gesù, noi che ti abbiamo voluto nella nostra vita. Noi che ti abbiamo voluto presente con il nostro matrimonio anche se non avevamo ancora capito la portata della cosa!
Sei tu Gesù che hai predisposto tutto, perché noi ci liberassimo di tutti i legacci e di tutto il male, perché non gravi più su noi e sulla nostra famiglia!!
E Gesù non poteva non completare la Sua opera, così come continua a completarla anche ora. Al di là di tutto, io credo che la preparazione del nostro matrimonio, così come la quasi totalità dei matrimoni, porti a galla le vere intenzioni e i veri sentimenti delle persone, e non solo quelli degli sposi. Io credo che il matrimonio è un sacramento e una benedizione, e ora lo vivo e lo sperimento ancora di più. Come Tobia e Sara, anche io e mio marito con l’aiuto del Signore ci stiamo liberando del demone asmodeo, e abbiamo già fatto grossi passi…

p.s. queste bellissime immagini le ho scaricate dal web tempo fa e mi dispiace ma non mi ricordo assolutamente da dove...chiedo scusa all'autore, se si vuol segnalare..

30 dicembre 2008: sono rinata dall'alto!

Il 30 dicembre 2008, martedi. Prima di andare alla preghiera, a cena, tocco il fondo della disperazione. Lacrime e disperazione per una situazione che non pensavo di poter sostenere. Infatti, non dovevo portarla io! Dovevo darla a Gesù!Insomma quasi quasi stavo pensando che non saremmo dovuti andare quella sera.
E Gesù ha dato una svolta.
Mentre nella riunione di preghiera si parla delle prove e degli obbrobri di satana, ecco che tremo, brividi di freddo proprio lì dove c’è sempre un caldo afoso. Un fratello si accorge dei miei tremori, e mi parla, io scoppio a piangere e lui prega su di me, chiedendomi se mai io o qualcuno della mia famiglia avesse avuto contatti con maghi o cose simili.La mia famiglia?? Mi fa solo ridere il pensiero!
Ma la mia famiglia ora non è solo la mia famiglia di origine! La mia famiglia è mio marito, perché il sacramento del matrimonio ha fatto di noi un corpo solo e un’anima sola, così ci ha resi il Signore, benedetto, lode e gloria a Lui nei secoli!!

La notte, insonne, trascorre per me in veglia di preghiera. E ogni volta che il sonno scivolava su di me, sentivo qualcosa in me che mi invitava a pregare, ancora ancora, ancora… l’ultima volta, sento come se i fratelli e sorelle del gruppo mi scuotessero e mi dicessero: “prega!!” e così prego ancora, sento dentro di me una forza che mi spinge a chiedere aiuto, a chiedere a Dio la Sua protezione e lo Spirito Santo…
A un tratto, mentre prego, arriva il segno. Mi torna alla mente, sepolto sotto la polvere dei ricordi e bollato all’epoca come “fatto insignificante”, che mia suocera, tempo prima, parlando del più e del meno mi diceva che era andata a fare “un giro di carte”…
E lì capisco. C’è qualcosa che non va e sicuramente quella è la risposta.
Subito dopo questa rivelazione, ecco che la sensazione più perfetta di pace che io abbia mai provato mi culla e qualcosa, che capisco essere lo Spirito Santo, passa su di me, stesa nel letto, come una doccia di fuoco che non brucia, da capo a piedi e mi investe silenziosamente. E dopo dormo serena come non mai.

La mattina dico a mio marito quello che mi è accaduto e lui mi racconta fatti di vita passata, quello che è accaduto anni addietro, quello che sa.
Il pomeriggio di capodanno, andiamo alla messa, e faccio la più bella confessione della mia vita fino ad allora… mi sento che veramente il sacerdote è Gesù che mi ascolta, che mi fa capire, che mi ama perché sono un Sua creatura, e che questa è la strada giusta… improvvisamente tutte le parole della messa suonano ai miei orecchi come: “ma ovvio! È questo il senso più profondo! Come ho fatto finora a non capirlo?

La tempesta del dolore

Gesù è entrato nella mia vita in modo tale da cambiarla. Non che non fossi devota prima, sì, andavo in Chiesa e rispettavo il Signore come però se fosse una persona distante nel tempo e nello spazio. Era come se un abisso separasse la fede dalla realtà. Ora queste due entità si sono fuse, ed è appena cominciato il mio cammino! Di fatto Gesù mi ha protetto in tutta la mia vita sempre, e solo ora posso apprezzare tutto quello che ha fatto per me…ora che vedo e capisco tante più cose.
Di fatto “tutto concorre al bene per coloro che amano Dio”, e ciò è assolutamente vero. Non voglio parlare di cose di per sé tristi perché è tale la gioia.. però ci sono delle cose che sono state il mio dolore e che mi avevano portato in basso, ma così in basso che ero veramente disperata e credevo che non avrei potuto fare nulla.. sto parlando di mio marito e dei suoi dolori, origine sconosciuta, tuttora senza diagnosi.
Ho gridato a Dio, era agosto 2008, ho pianto tanto, da sola e di fronte a mio marito… e così accrescevo anche il suo dolore e la sua tristezza. Però non ho gridato al vento. Io ho proprio gridato a Dio e Lui mi ha ascoltato, così come ha ascoltato “il lamento di Israele” e lo ha soccorso nel deserto e prima ancora, in Egitto. Dio non può non ascoltare le nostre invocazioni. Tutto sta a fare poi un passo avanti, e capire che le Sue vie non sono le nostre. Che i Suoi metodi non sono i nostri. E che la Sua volontà, spesso non coincide con la nostra… e quando accade ciò, vuol dire che quello che vorremmo non è il nostro bene. Dio fa sempre e solo il nostro bene! Una volta che si capisce questo, basta. Allora Lo si lascia agire nella nostra vita (che non è per nulla facile!!), nel senso che siccome ogni Sua volontà è il nostro bene, allora che venga questo nostro bene! Ma non sta a noi decidere come e quando. “Sia fatta la Tua volontà”. Ho capito che Dio ci porta a capire le cose. Lui non ce le impone o non ce le manifesta come fatti eclatanti. Ci sono dei casi in cui ciò avviene ovviamente,(ma MAI contro la nostra volontà). Altrimenti:
1)Sarebbe una violenza nei nostri confronti, e Dio non agisce così!!! Mai!!!
2)In ogni caso nessun uomo può accogliere Dio nella Sua completezza e gloria.. solo Gesù poteva. Gli uomini lo possono accettare in quantità e misura proporzionati ai loro “talenti” e al percorso che stanno facendo, ma nella Sua completezza ne morirebbero.

Ricordo in particolare un pomeriggio d’agosto, quando piangevo in camera disperata. “Dio mio, perché? Perché mio marito, dopo tutto quello che ha sofferto già nella sua vita? Perché proprio in questo momento che siamo appena sposati..?”
Dio ha risposto.
A settembre abbiamo cominciato ad andare alla messa del primo martedi del gruppo del Rinnovamento, introdotti da una nostra cara amica. Quando infatti le raccontai di mio marito, lei mi disse che avrebbe pregato per lui. Allora la ringraziai, non sapendo ancora cosa effettivamente significasse “pregare”. Lo strumento più potente che l’uomo ha per comunicare con Dio e attraverso il quale chiedere a Dio e, se è la Sua volontà, ottenere!! E comunque raccomandare ed affidare qualcuno a Dio…solo questo basta a cambiare il corso degli eventi…
Così a settembre siamo andati. Che messa strana! Tutti quegli abbracci e baci, tutta quella partecipazione e quelle preghiere infinite…
Dopo due o tre messe (e mesi) siamo stati invitati ad andare anche i restanti martedi sera del mese alla preghiera del gruppo. E lì.. ancora quella sensazione… di pace… che preghiere.. allo Spirito Santo.. questo sconosciuto direi, quasi mi sembrava strano, in fondo si, so qualcosa di dottrina, ma questo Spirito Santo chi è?

NOOOOO!!!

Ho fatto un danno!!! Ho eliminato TUTTI e dico tutti i post che avevo scritto finora alla categoria "riflessioni e pensieri"...sob...
Non mi perdo d'animo...ho una specie di brutta copia formato word...però che tristezza...
allora presto li riposto piano piano, ma avevo fatto un lavoro di correzione certosino!
va beh...

lunedì 21 giugno 2010

Because You loved me

Questa è la canzone che ho dedicato al Signore Gesù. Certo, di belle canzoni magari più da Chiesa ce ne sono tante, di certo il Rinnovamento ha una folta e nutrita discografia. Ma questa canzone rappresenta proprio il MIO amore per Gesù, dove sento di ringraziarlo perché anche quando ero al buio Lui ha visto per me e mi ha guidato verso una serie di benedizioni, anche se io tante cose le ho capite molto dopo. E di certo ci sono cose che vedrò solo dopo che sarò "di là"! Ma non importa, perché finché guida Lui siamo al sicuro!Questa è una canzone di Celine Dion, e ve la presento tal quale è. L'unica sostituzione che faccio sempre quando la canto è in maiuscolo (da "baby" a "Jesus").

For all those times you stood by me
For all the truth that you made me see
For all the joy you brought to my life
For all the wrong that you made right
For every dream you made come true
For all the love I found in you
I'll be forever thankful JESUS
You're the one who held me up
Never let me fall
You're the one who saw me through, through it all

rit. You were my strength when I was weak
You were my voice when I couldn't speak
You were my eyes when I couldn't see
You saw the best there was in me
Lifted me up when I couldn't reach
You gave me faith 'coz you believed
I'm everything I am
Because you loved me

You gave me wings and made me fly
You touched my hand I could touch the sky
I lost my faith, you gave it back to me
You said no star was out of reach
You stood by me and I stood tall
I had your love I had it all
I'm grateful for each day you gave me
Maybe I don't know that much
But I know this much is true
I was blessed because I was loved by you

rit.

You were always there for me
The tender wind that carried me
A light in the dark shining your love into my life
You've been my inspiration
Through the lies you were the truth
My world is a better place because of you

rit.

Ovviamente lì per lì non pensavo che magari qualcuno non parla ingelse. Provvederò alla traduzione.

Cornetti allo yogurt di Anna Moroni

Lo confesso, ero scettica. Ma quando poi li ho provati mi sono veramente piaciuti! Si tratta di un impasto particolare, che diventa biscottato una volta cotto in forno, si possono preparare con il ripieno che si vuole (dolce ovviamente) e si mantengono bene senza seccarsi. Io li ho riempiti con la marmellata di lamponi (di cui vado matta) ma presto proverò anche con la crema per la gioia di mio marito.

Ingredienti:
250 gr.farina
125 gr. burro
125 gr. yogurt bianco intero
1/2 bustina di lievito
pizzico di sale
Si scioglie il burro a bagnomaria (io uso l'insostituibile microonde) e si lascia freddare. Si mescola la farina col lievito, il burro fuso, lo yogurt e il sale (se lo yogurt non è già dolcificato aggiungere 50 gr. di zucchero). Lavorare il composto a mano e su abbondante farina sulla spianatoia stenderlo con il mattarello. Io ho steso il panellino sulla carta di forno così è più pratico staccarla. Tagliare il cerchio ottenuto in 8 spicchi e allungarli leggermente per far venire più giri al cornetto. Farcire gli spicchi come desiderato - non eccedere con il ripieno - arrotolarli, metterli in forno a 180° per 40 minuti (finché non sono dorati e asciutti insomma; il fatto è che nella ricetta originale prevedeva 20 minuti, ma a me mi sono sembrati pochi, si vede dipende dal forno!)
Quando si sono un pò freddati, spolverizzare con zucchero a velo. Danno il meglio di sé se sono serviti appena caldi...quindi se li fate con anticipo potete poi dargli un giro di microonde (o di forno, ma basso, per non seccarli).

sabato 19 giugno 2010

Parmigiana!

Decisamente, il mio piatto preferito in assoluto. Ovviamente la parmigiana che faceva mia nonna me la sogno ancora...mi ricorda la mia infanzia. Questa è la versione che ho fatto con le melanzane grigliate (un pò più leggera).
Mentre questa è la versione con melanzane fritte.
Gli ingredienti? Mah, devo dire che vado abbastanza ad occhio, e mi viene una parmigiana piuttosto bassa.



4 melanzane tonde (non quelle americane)
1 mozzarella e 1/2
passata di pomodoro
basilico
parmigiano
1 uovo sbattuto

Grigliare le melanzane (o friggerle in olio senza pastellarle). Preparare un sugo con la passata e il basilico. Fare strati alternati di melanzane, passata, parmigiano, mozzarella, fino a finire. Spolverizzare con parmigiano, mozzarella e uovo da dsitribuire su tutta la teglia Infornare a 200° per 30-40 minuti (l'ho detto che vado a occhio...).

I don't know how to love him

I don't know how to love him.
What to do, how to move him.
I've been changed, yes really changed.
In these past few days, when I've seen myself,
I seem like someone else.
I don't know how to take this.
I don't see why he moves me.
He's a man. He's just a man.
And I've had so many men before,
In very many ways,
He's just one more.
Should I bring him down?
Should I scream and shout?
Should I speak of love,
Let my feelings out?
I never thought I'd come to this.
What's it all about?
Don't you think it's rather funny,
I should be in this position.
I'm the one who's always been
So calm, so cool, no lover's fool,
Running every show.
He scares me so.
I never thought I'd come to this.
What's it all about?
Yet, if he said he loved me,
I'd be lost. I'd be frightened.
I couldn't cope, just couldn't cope.
I'd turn my head. I'd back away.
I wouldn't want to know.
He scares me so.
I want him so.
I love him so.

La crostata - ricetta di mia mamma

Questa crostata l'ho fatta io ma è il risultato di anni e anni di ricerche sulla "ricetta perfetta" di mia mamma. Ora, siccome non credo esista veramente la ricetta perfetta della crostata, ma solo quella perfetta per ogni famiglia, posso dire che questa è la crostata perfetta per la nostra famiglia! La pasta non è troppo dolce e, una volta cotta, viene bella croccante. Le marmellate da noi più apprezzate sono quelle ai frutti di bosco, ma anche con quella di arance viene buonissima!


Ingredienti:
1 uovo intero+3 rossi
150 gr zucchero
150 gr burro
380 gr farina
buccia grattugiata di 1 limone
1/3 bustina di lievito per dolci (1 cucchiaino ca.)
marmellata

Lavorare gli ingredienti per la pasta frolla velocemente. Stendere 2/3 della pasta su una teglia diametro 30 cm, aggiungere la marmellata e rifinre con l'altro terzo della pasta per decorazione.
Cuocere a 180° per 30 minuti ca. (finché non è dorata).

venerdì 18 giugno 2010

Nessuno ci ama come Lui!

Quanto ho sperato che venissi da me,
quanto ho sperato che mi parlassi…
Quanto ho aspettato questo momento
quanto ho sperato che venissi da me,
quanto ho sperato che mi parlassi…
Io so quello che hai vissuto
Io so perché hai pianto
Io so quello che hai sofferto…
nessuno ti ama come me / nessuno ti ama come me.
Guarda la croce è la mia più grande prova
Nessuno ti ama come me / nessuno ti ama come me
Guarda la Croce è per te perché ti amo
nessuno ti ama come me.
Io so quello che mi dici,
anche quando non mi parli
io so quello che senti…
anche se non lo racconti
accanto a te ho camminato,
vicino a te sono sempre stato
ti ho anche caricato.
Sono stato il tuo migliore amico…
nessuno ti ama come me
nessuno ti ama come me
guarda la croce è per te perché ti amo
nessuno ti ama come me.

martedì 8 giugno 2010

Un nuovo inizio...

L'idea balsana di un blog... non so come mi è venuta, ma solo un grande Amore sostiene il tutto!