Il passo più duro e al tempo stesso più bello della mia conversione è avvenuto con la mia completa guarigione mentale e fisica. Rendo grazie e lode a Dio perché mi ha guarito dall'anoressia. Questo passo serve a capire perché dedico una sezione del blog alle ricette... perché anche a tavola sono rinata! Negli anni bui della mia esistenza, quando non mi sentivo nemmeno consapevole della mia situazione di rischio e di schiavitù, scrivevo una specie di diario. Ma quanto era diverso da quello che scrivo ora!
Eppure, a distanza di anni, con la luce di Dio che mi illumina, vedo che non sono mai stata lasciata sola, che barlumi di salvezza erano con me grazie alla fede, una fede incoerente, marginale, d'abitudine, ma pur sempre fede. Ora non posso fare altro che chiedere perdono a Dio, per aver rifiutato la vita e la salute, e posso solo ringraziarLo per non avermi lasciato andare!!
Ho riletto quel diario da anoressica, e, rileggendo quelle cose, ho capito che ci sono delle parti che DOVEVO cancellare, perché sono una cosa che mi lega indietro e invece io SONO LIBERA GRAZIE A TE GESU’!! Così ho sacrificato sull'altare le mie memorie e ho tenuto solo delle piccole parti. E' come se non le avessi scritte io: è come se guardassi il ricordo di una cara e fragile amica. E' il Signore che mi ha guarito e mi ha resa nuova, nella mente e nel corpo. Ringrazio Gesù anche per avermi dato la possibilità e il coraggio di parlare di questo buio con mio marito, che è un dono immenso che mi hai dato. Ora anche lui sa di questo e ti prego perché Ti lodi anche a nome mio x avermi e averci salvato.
Non voglio assolutamente rinvangare il mio passato, ci sono cose che ricordo ma è strano, non le sento mie. E' il Signore che fa così. Non ne toglie il ricordo, perché così potremo testimoniare la nostra salvezza ad altri, ma trasforma il ricordo in modo che non faccia più male. Lui ha vinto il dolore. E' strano, ma forse le cose più belle su Gesù, le ho scritte in quei momenti. Ti lodo e Ti benedico mio Signore!
“Il faro c’è.
Io l’ho trovato.
È difficile seguirlo…ma è così dolce sapere che è l’unica cosa che, nella vita, non ti tradirà mai, che sarà sempre al tuo fianco, e che ti può salvare…
Quel faro è DIO.”
“Non scrivo a caso parlando di Dio, ed Egli è veramente l’ unico punto fermo in questa mia vita così da funambolo su una baratro. Parlare di Lui è come cullarmi in un dolce ricordo d’infanzia: racconti di qualcosa di certo, perché l’hai vissuto, qualcosa che ti è caro e ti stringe il cuore per il coinvolgimento che determina in te; al tempo stesso…è un po’ nebuloso perché si tratta della tua infanzia. Bene, Dio è così. Almeno, la sensazione che ne ho io!”
“Siccome sono uguali e distinti, mi piacerebbe focalizzarmi su Gesù, che tanto è Dio, ma ha quei connotati da Uomo che a me piacciono tanto, perché lo rendono concreto, a dispetto di chi dice che Dio è “lassù, non si sa bene dove”, “ma se si manifestasse lo riconoscerei meglio”. Se Dio si manifestasse, vuol dire che ci avrebbe reputato scemi. Continuamente Lui ti sussurra “sono qui, intorno a te, dentro te, con te. Tra gli esseri viventi ho scelto te per la tua intelligenza che Mi può intuire liberamente, che sa di poterMi trovare”. Cioè: Dio mi dà una possibilità!? Mi dice che ce la posso fare, che posso veramente conoscerlo?"
“Durante la giornata, nei momenti più diversi, pensare “Ciao Gesù, si, si, sono qui, scusami ma stavo prendendo appunti! Grazie di tutto” e via. Mentre sono lì che magari rido e scherzo: “Ti voglio bene Gesù, grazie”.”
“[…] e usare al meglio la mia intelligenza è ringraziare Dio che me l’ha data.”
“Certo, Dio è una scelta. Ma lo è veramente quando sai chi è, quando hai almeno una vaga idea di cosa ha detto e fatto: altrimenti non sei più libero di scegliere. Sei costretto a non crederci, perché non ti hanno dato un’occasione di farlo. E se quell’occasione ce l’hai avuta, se hai avuto la possibilità di conoscere i grandi gesti compiuti, o anche solo il piccolo esempio delle persone che ti circondano e che lo amano…Lo scegli. “
“A parte che Dio c’entra sempre, nella mia vita anzi voglio ed esigo che ci sia, e quando sono talmente stupida da offenderlo con i miei peccati lo imploro di perdonarmi e di venirmi a rafforzare mentre io non mi sento sufficientemente forte da farlo; e poi perché non voglio perdermi i segni che mi lascia e per me questo incontro (con l'amica che poi mi ha condotto al gruppo del Rinnovamento, n.d.r.)è stato un segno. Lui mi ascolta sempre, io ne sono sicura e stavolta mi sento così tranquilla che SONO STRASICURA che Lui mi ha mandato un messaggio, e non poteva usare miglior ambasciatrice della mia amica.”
“Guardavo poi l’altare e capivo Quale era l’unico uomo che mi avrebbe sempre amato e perdonato e che mi voleva bene così come ero perché Lui mi aveva voluto in questo modo.”
“ma Gesù mi dice che dove c’è uno che soffre c’è lui. Mi giro e vedo mia nonna; è anziana, non si ricorda le cose quotidiane che le devi ripetere 20 volte, si lamenta e ha paura di fare le cose più semplici, si cura degli altri con delle attenzioni eccessive che scocciano tutti. E poi vedo Gesù e mi salgono delle lacrime rapide agli occhi. Ho paura.”
“Dio è un amico. Ma di quelli veri. E gli amici, specialmente quelli che valgono, io li frequento; ci tengo ad avere un rapporto con loro, vivo momenti belli in loro compagnia, capita che li offendo, mi scuso, facciamo pace. Niente di anormale vero? Infatti l’amicizia con Dio è proprio così, normale. Solo che ti cambia la vita.”
“Sinceramente non volevo fare la trattatista teologica, non ne ho gli strumenti, ma pur nei miei infiniti errori volevo dare un sunto della mia scelta, del dono della Fede che Gesù mi ha dato, senza cui mi sentirei persa;”
“così sono sicura di portarmi dentro tutto l’amore del mondo perché se io amo, lo faccio con ogni parte di me; ma sento che sono assolutamente inadeguata al mondo.”
“L’unico che mi amerà…e anche di questo io posso solo averne l’umiltà, non certo la certezza…solo perché è Amore puro, e Misericordia…è Gesù. Fin da ora chiedo pietà per la mia anima in tormento, e di aumentare la mia fede per non lasciarmi condurre via…”
Rileggendo queste e tutte le cose che ho scritto, provo tenerezza e commozione. È come se sentissi parlare una mia vecchia amica, una persona a cui voglio bene ma che stento a riconoscere perché ORA siamo così diverse.
C’è una frase molto bella che avevo scritto, riguardo a come mi sentivo a un tratto: come un “non finito”, quelle sculture di Michelangelo e concludevo dicendo: chi mi tirerà fuori?
Ebbene, ora sono fuori. Ora ho la risposta! È Gesù che mi ha tirato fuori!!! Grazie Gesù, sia lode e gloria a te in eterno!!
sabato 26 giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento