Il 30 dicembre 2008, martedi. Prima di andare alla preghiera, a cena, tocco il fondo della disperazione. Lacrime e disperazione per una situazione che non pensavo di poter sostenere. Infatti, non dovevo portarla io! Dovevo darla a Gesù!Insomma quasi quasi stavo pensando che non saremmo dovuti andare quella sera.
E Gesù ha dato una svolta.
Mentre nella riunione di preghiera si parla delle prove e degli obbrobri di satana, ecco che tremo, brividi di freddo proprio lì dove c’è sempre un caldo afoso. Un fratello si accorge dei miei tremori, e mi parla, io scoppio a piangere e lui prega su di me, chiedendomi se mai io o qualcuno della mia famiglia avesse avuto contatti con maghi o cose simili.La mia famiglia?? Mi fa solo ridere il pensiero!
Ma la mia famiglia ora non è solo la mia famiglia di origine! La mia famiglia è mio marito, perché il sacramento del matrimonio ha fatto di noi un corpo solo e un’anima sola, così ci ha resi il Signore, benedetto, lode e gloria a Lui nei secoli!!
La notte, insonne, trascorre per me in veglia di preghiera. E ogni volta che il sonno scivolava su di me, sentivo qualcosa in me che mi invitava a pregare, ancora ancora, ancora… l’ultima volta, sento come se i fratelli e sorelle del gruppo mi scuotessero e mi dicessero: “prega!!” e così prego ancora, sento dentro di me una forza che mi spinge a chiedere aiuto, a chiedere a Dio la Sua protezione e lo Spirito Santo…
A un tratto, mentre prego, arriva il segno. Mi torna alla mente, sepolto sotto la polvere dei ricordi e bollato all’epoca come “fatto insignificante”, che mia suocera, tempo prima, parlando del più e del meno mi diceva che era andata a fare “un giro di carte”…
E lì capisco. C’è qualcosa che non va e sicuramente quella è la risposta.
Subito dopo questa rivelazione, ecco che la sensazione più perfetta di pace che io abbia mai provato mi culla e qualcosa, che capisco essere lo Spirito Santo, passa su di me, stesa nel letto, come una doccia di fuoco che non brucia, da capo a piedi e mi investe silenziosamente. E dopo dormo serena come non mai.
La mattina dico a mio marito quello che mi è accaduto e lui mi racconta fatti di vita passata, quello che è accaduto anni addietro, quello che sa.
Il pomeriggio di capodanno, andiamo alla messa, e faccio la più bella confessione della mia vita fino ad allora… mi sento che veramente il sacerdote è Gesù che mi ascolta, che mi fa capire, che mi ama perché sono un Sua creatura, e che questa è la strada giusta… improvvisamente tutte le parole della messa suonano ai miei orecchi come: “ma ovvio! È questo il senso più profondo! Come ho fatto finora a non capirlo?
martedì 22 giugno 2010
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